Giunti a questo punto, al traguardo della terza recensione
(che per me è un traguardo data la mia cronica mancanza di assiduità e metodo),
dovete sapere che una mia passione sono i libri classici per ragazzi. Ne leggo
più o meno uno alla settimana, di solito la domenica mattina, per rilassarmi.
Ho scoperto che spesso e volentieri sono ottimi compagni, una sorta di gattini
affettuosi ma vivaci, meno sofisticati e furbi dei loro colleghi adulti ma, molte
volte, incredibilmente più freschi.
Segue che, trattandosi di un classico per ragazzi, il
romanzo di cui andrò a parlare ha goduto di un adattamento animato. Dato il
titolo del post, qualcuno avrà capito. Anzi, la maggior parte di voi avrà
capito. Va be’, via, finiamola coi preamboli… SIGLA!!!
ANNA DAI CAPELLI
ROSSI
di Lucy Maud
Montgomery
Non molti sanno che il famoso cartone animato di cui ci
siamo appena goduti la sigla, “Anna dai capelli rossi” (prodotto nel 1979 dalla
Nippon Animation) è tratto da un romanzo di Lucy Maud Montgomery pubblicato nel
1908 e intitolato: “Anne of Green Gables” (Anna dei Tetti Verdi).
Il libro ha goduto di immediato successo, di sette seguiti e
altri tre libri collegati, nonché di numerosissimi adattamenti di cui parlerò
fra un po’.
Anzitutto, come al solito, qualche riga per presentare
l’autrice.
Lucy Maud Montgomery nasce nel 1874 a Clifton, ora New London, sull’Isola del
Principe Edoardo in Canada. Un luogo questo a cui resterà sempre legatissima,
tanto da renderlo sfondo di molte sue opere e dello stesso “Anna dai capelli
rossi”.
A meno di due anni Lucy resta orfana di madre e
viene affidata alle cure dei nonni; cresce così in un ambiente molto rigido e
passa buona parte della sua infanzia da sola: proprio per colmare la sua
solitudine inizia così a inventare storie e a crearsi amicizie immaginarie.
Lucy a dieci anni di età. |
Dimostrandosi sempre un’ottima studentessa riesce, dopo le
scuole superiori, a ottenere l’abilitazione all’insegnamento e a studiare letteratura
all’Università di Halifax. Comincia così a insegnare, pur senza provare
particolare passione per il suo mestiere e tuttavia mantenendolo poiché le
lascia il tempo per scrivere. Inizia così a pubblicare racconti, più di cento
in soli dieci anni (1897-1907). Il suo essere una giovane donna molto
affascinante le procura numerosi flirt giovanili,
ma il matrimonio (“scelta obbligata di ogni donna del Canada”) arriverà
soltanto nel 1911, quando sposerà il ministro presbiteriano Ewen MacDonald.
Avranno tre figli, di cui uno nato morto. Il trasferimento in Ontario al
seguito del marito coinciderà con uno dei momenti maggiori della produzione
della prolifica scrittrice, ma andrà di pari passo con la sua infelicità. La
scrittura, infatti, sarà la sua unica consolazione contro una vita fatta di
maternità, chiesa e depressione che mal si addiceva a uno spirito emancipato
come il suo, mentre la salute mentale del marito andrà sempre più
deteriorandosi.
Lucy Maud Montgomery muore a Toronto nel 1942, a sessantasette anni,
in seguito (parrebbe) a una trombosi coronarica. Data la depressione di cui
soffriva, tuttavia, non si esclude il suicidio.
Autrice incredibilmente prolifica, scrive una ventina di
romanzi e centinaia di racconti, oltre ad articoli di giornale, poesie, saggi,
diari e un’autobiografia. Tuttavia, è consapevole di non aver mai scritto “il”
libro della sua vita (pur se lettori illustri come Mark Twain lodano la sua
Anna come la più deliziosa e commovente bambina dai tempi di Alice Liddell). È,
inoltre, la prima donna canadese ad essere accolta come membro nella Royal
Society of Arts in England, nonché come membro dell’Ordine dell’Impero
Britannico (1935).
La sua fama, soprattutto all’estero, resta però legata al romanzo “Anna
dai capelli rossi”.
La mia edizione è quella integrale, pubblicata da Rizzoli
nella collana Biblioteca Universale, e la trama è nota a tutti:
Anna Shirley ha undici anni quando arriva
a casa di Marilla e Matthew, due anziani fratelli che vivono insieme nella
fattoria di Green Gables. Anna è una bambina vivace, esuberante, che incanta
subito Matthew e che finisce per conquistare anche la severa e inflessibile
Marilla.
Il successo del romanzo e della figura di Anna in particolare è tale da aver
dato luogo, nel corso degli anni, a numerosi adattamenti sia teatrali che
televisivi. Si ricordano due film cinematografici, uno muto del 1919 (ormai
perduto), con la bella Mary Miles Minter nel ruolo di Anna, e uno del 1934 con
protagonista Dawn Evelyeen Paris (che in seguito cambierà il suo nome d’arte
proprio in “Anne Shirley”).
Abbiamo poi sette film per la televisione, sei
serie televisive (di cui una prevista proprio per il 2013) e cinque fra musical
e adattamenti teatrali. Di seguito uno dei tanti trailer:
I luoghi in cui Lucy Maud Montgomery ha vissuto e a cui s’è ispirata
per il romanzo, inoltre, sono meta di turismo e fonte di considerevoli guadagni
per l’Isola del Principe Edoardo. Sono stati ricostruiti, inoltre, la fattoria
di Green Gables (a Cavendish) e addirittura un parco tematico di Avonlea.
Venendo a parlare del romanzo, io non posso non
consigliarlo. Non solo ai bambini, ma a lettori di tutte le età. La parola più
adatta per descriverlo è: “adorabile” (e ve lo dice una che tra l’altro non ha
mai amato particolarmente l’adattamento animato – che pure è piuttosto fedele).
Inoltrandosi fra le pagine non si può non simpatizzare con Anna, non
innamorarsi della sua fantasia e vivacità. Proprio l’immaginazione è il suo
scudo contro le brutture del mondo, che pure conosce essendo lei un’orfanella
abituata a non avere nulla, neppure l’affetto. A queste mancanze supplisce con
la fantasia, abbellendo il mondo e ricreandolo, trovando l’amore di Matthew e
Marilla e crescendo fino a diventare una giovane, splendida donna che non ha
smesso di credere nei suoi sogni. Accompagnarla in questa crescita è
commovente, poiché la
Montgomery ha una mano unica nel tratteggiare gli anni
dell’infanzia, i giochi e quei primi turbamenti che segnano l’arrivo
dell’adolescenza. Lo fa con infinità sensibilità, seguendo la traccia delle sue
sensazioni, dei sentimenti di quand’era ragazzina e forse anche delle sue
esperienze.
Un romanzo di grande freschezza e modernità, che torno a
consigliare a grandi e piccini e che, sopra ogni cosa, insegna il valore
dell’immaginazione.
Qui sotto, come al solito, i dati del libro:
Titolo: “Anna dai capelli rossi”
Autore: Lucy Maud Montgomery
Editore: Rizzoli (collana Biblioteca Universale Rizzoli)
Pagine: 398
Prezzo: 9,90 €