martedì 29 gennaio 2013

Tetti Verdi


Giunti a questo punto, al traguardo della terza recensione (che per me è un traguardo data la mia cronica mancanza di assiduità e metodo), dovete sapere che una mia passione sono i libri classici per ragazzi. Ne leggo più o meno uno alla settimana, di solito la domenica mattina, per rilassarmi. Ho scoperto che spesso e volentieri sono ottimi compagni, una sorta di gattini affettuosi ma vivaci, meno sofisticati e furbi dei loro colleghi adulti ma, molte volte, incredibilmente più freschi.
Segue che, trattandosi di un classico per ragazzi, il romanzo di cui andrò a parlare ha goduto di un adattamento animato. Dato il titolo del post, qualcuno avrà capito. Anzi, la maggior parte di voi avrà capito. Va be’, via, finiamola coi preamboli… SIGLA!!!


ANNA DAI CAPELLI ROSSI
di Lucy Maud Montgomery

Non molti sanno che il famoso cartone animato di cui ci siamo appena goduti la sigla, “Anna dai capelli rossi” (prodotto nel 1979 dalla Nippon Animation) è tratto da un romanzo di Lucy Maud Montgomery pubblicato nel 1908 e intitolato: “Anne of Green Gables” (Anna dei Tetti Verdi).
Il libro ha goduto di immediato successo, di sette seguiti e altri tre libri collegati, nonché di numerosissimi adattamenti di cui parlerò fra un po’.
Anzitutto, come al solito, qualche riga per presentare l’autrice.
Lucy Maud Montgomery nasce nel 1874 a Clifton, ora New London, sull’Isola del Principe Edoardo in Canada. Un luogo questo a cui resterà sempre legatissima, tanto da renderlo sfondo di molte sue opere e dello stesso “Anna dai capelli rossi”. 



A meno di due anni Lucy resta orfana di madre e viene affidata alle cure dei nonni; cresce così in un ambiente molto rigido e passa buona parte della sua infanzia da sola: proprio per colmare la sua solitudine inizia così a inventare storie e a crearsi amicizie immaginarie.

Lucy a dieci anni di età.
Dimostrandosi sempre un’ottima studentessa riesce, dopo le scuole superiori, a ottenere l’abilitazione all’insegnamento e a studiare letteratura all’Università di Halifax. Comincia così a insegnare, pur senza provare particolare passione per il suo mestiere e tuttavia mantenendolo poiché le lascia il tempo per scrivere. Inizia così a pubblicare racconti, più di cento in soli dieci anni (1897-1907). Il suo essere una giovane donna molto affascinante le procura numerosi flirt giovanili, ma il matrimonio (“scelta obbligata di ogni donna del Canada”) arriverà soltanto nel 1911, quando sposerà il ministro presbiteriano Ewen MacDonald. Avranno tre figli, di cui uno nato morto. Il trasferimento in Ontario al seguito del marito coinciderà con uno dei momenti maggiori della produzione della prolifica scrittrice, ma andrà di pari passo con la sua infelicità. La scrittura, infatti, sarà la sua unica consolazione contro una vita fatta di maternità, chiesa e depressione che mal si addiceva a uno spirito emancipato come il suo, mentre la salute mentale del marito andrà sempre più deteriorandosi.

Lucy Maud Montgomery muore a Toronto nel 1942, a sessantasette anni, in seguito (parrebbe) a una trombosi coronarica. Data la depressione di cui soffriva, tuttavia, non si esclude il suicidio.




Autrice incredibilmente prolifica, scrive una ventina di romanzi e centinaia di racconti, oltre ad articoli di giornale, poesie, saggi, diari e un’autobiografia. Tuttavia, è consapevole di non aver mai scritto “il” libro della sua vita (pur se lettori illustri come Mark Twain lodano la sua Anna come la più deliziosa e commovente bambina dai tempi di Alice Liddell). È, inoltre, la prima donna canadese ad essere accolta come membro nella Royal Society of Arts in England, nonché come membro dell’Ordine dell’Impero Britannico (1935).
La sua fama, soprattutto all’estero, resta però legata al romanzo “Anna dai capelli rossi”. 


La mia edizione è quella integrale, pubblicata da Rizzoli nella collana Biblioteca Universale, e la trama è nota a tutti:

Anna Shirley ha undici anni quando arriva a casa di Marilla e Matthew, due anziani fratelli che vivono insieme nella fattoria di Green Gables. Anna è una bambina vivace, esuberante, che incanta subito Matthew e che finisce per conquistare anche la severa e inflessibile Marilla.


Il successo del romanzo e della figura di Anna in particolare è tale da aver dato luogo, nel corso degli anni, a numerosi adattamenti sia teatrali che televisivi. Si ricordano due film cinematografici, uno muto del 1919 (ormai perduto), con la bella Mary Miles Minter nel ruolo di Anna, e uno del 1934 con protagonista Dawn Evelyeen Paris (che in seguito cambierà il suo nome d’arte proprio in “Anne Shirley”).





Abbiamo poi sette film per la televisione, sei serie televisive (di cui una prevista proprio per il 2013) e cinque fra musical e adattamenti teatrali. Di seguito uno dei tanti trailer:



I luoghi in cui Lucy Maud Montgomery ha vissuto e a cui s’è ispirata per il romanzo, inoltre, sono meta di turismo e fonte di considerevoli guadagni per l’Isola del Principe Edoardo. Sono stati ricostruiti, inoltre, la fattoria di Green Gables (a Cavendish) e addirittura un parco tematico di Avonlea. 





Venendo a parlare del romanzo, io non posso non consigliarlo. Non solo ai bambini, ma a lettori di tutte le età. La parola più adatta per descriverlo è: “adorabile” (e ve lo dice una che tra l’altro non ha mai amato particolarmente l’adattamento animato – che pure è piuttosto fedele). Inoltrandosi fra le pagine non si può non simpatizzare con Anna, non innamorarsi della sua fantasia e vivacità. Proprio l’immaginazione è il suo scudo contro le brutture del mondo, che pure conosce essendo lei un’orfanella abituata a non avere nulla, neppure l’affetto. A queste mancanze supplisce con la fantasia, abbellendo il mondo e ricreandolo, trovando l’amore di Matthew e Marilla e crescendo fino a diventare una giovane, splendida donna che non ha smesso di credere nei suoi sogni. Accompagnarla in questa crescita è commovente, poiché la Montgomery ha una mano unica nel tratteggiare gli anni dell’infanzia, i giochi e quei primi turbamenti che segnano l’arrivo dell’adolescenza. Lo fa con infinità sensibilità, seguendo la traccia delle sue sensazioni, dei sentimenti di quand’era ragazzina e forse anche delle sue esperienze.
Un romanzo di grande freschezza e modernità, che torno a consigliare a grandi e piccini e che, sopra ogni cosa, insegna il valore dell’immaginazione.

Qui sotto, come al solito, i dati del libro:
Titolo: “Anna dai capelli rossi”
Autore: Lucy Maud Montgomery
Editore: Rizzoli (collana Biblioteca Universale Rizzoli)
Pagine: 398
Prezzo: 9,90






4 commenti:

  1. Lo sai che questo è un libro che non ho mai letto, eppure di classici per ragazzi ne ho letti parecchi, e non solo quanto ero bambina ma anche crescendo, eppure non so, non so spiegarlo ma è uno di quei libri che non ha mai attirato la mia attenzione, sarà che ho visto la serie animata, quella della sigla ad inizio commento, e non so non ho mai trovato Anna troppo simpatica, vado contro il parere di Mark Twain.
    La recensione è splendida come al solito.

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    1. Dunque, l'anime in realtà non è mai piaciuto molto neanche a me, quindi non ho mai dato troppa attenzione ad Anna. Eppure il libro l'ho trovato davvero delizioso, ed è stata una sorpresa anche perché non mi aspettavo che mi piacesse tanto avendo 'sto rapporto non proprio piacevole con l'anime. Per dirti, rimanendo sempre sul genere orfanelle, Anna è molto più "vera" e meno artefatta che so, di una Pollyanna. Oppure, un libro che ha avuto un adattamento anime meraviglioso ("Papà gambalunga") è in cartaceo parecchio insipido.
      Comunque sono contenta che la recensione ti sia piaciuta, grazie mille per il commento! :*

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Rizzoli ha pubblicato solo il romanzo pilota. Per chi volesse leggere tutta la saga, segnalo le nuove traduzioni di Ilaria Isaia de Il Gatto e la Luna, in ebook (singoli o in raccolte), e cartaceo. Edizioni economiche ma integrali.

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